mercoledì 29 ottobre 2014

L'acquolina di Sanremo ce la racconta Claudio Di Giammarco


Perchè Sanremo è Sanremo e Cotti e Suonati lo rappresenta molto bene. uno è cotto a puntino quando è innamorato ed è suonato quando la follia prende il sopravvento... caratteristiche che abbiamo incontrato in tanti giovani artisti che attraverso Area Sanremo,  il concorso dedicato ai giovani dai 16 ai 36 anni che desiderano partecipare al Festival di Sanremo, stanno preparando le ricette del loro futuro artistico.
  
Ho pensato che per molti di loro il sogno è racchiuso in sette lettere che compongono la parola SANREMO. 
E dopo Chiara Ragnini, stavolta faremo una sorta di spelling della parola SANREMO con Claudio Di Giammarco, classe 1979, nato e cresciuto in Venezuela. La sua storia musicale inizia molto presto, all’età di 8 anni nella scuola dove studia a Caracas (Colegio Santiago de Leòn de Caracas). All’età di 12 anni vince il premio come seconda miglior voce della scuola e nel 1996 partecipa a tre diversi Festival del folklore natalizio Venezuelano insieme al complesso della scuola, salendo sempre sul podio. Inizia così un'intensa attività di live fra locali, Festival e anche partecipazioni televisive fino al 2003 quando si trasferisce in Italia. Dopo qualche anno di pausa nel 2011 compone due canzoni ed arriva al Festival di Saint Vincent dello stesso anno. Partecipa anche lui ad Area Sanremo con un brano scritto da lui che si intitola Lo Chiamiamo Amore.

Claudio ci dice...

S come Suoni che vengono dalla natura così come dagli strumenti che nell’insieme fanno la musica, e così come accade nella natura, la musica è un arte che va coltivata.
A come Arepa un piatto tipico del Venezuela dove la creatività nella sua preparazione non manca mai. L’Arepa è una specie di focaccina fatta con la farina di mais precotta e può essere riempita con tutto quello che si vuole. In Venezuela ad esempio c’è l’Arepa Reina Pepiada (che vedete in foto ndr.) dove dentro ci troviamo pollo, aglio, cipolla, avocado, maionese, olio di oliva, sale e pepe. Un mix di gusti che dentro il palato puoi assaporarli tutti.
N come Nostalgia quella che non manca mai. Nostalgia per il paese che mi ha visto nascere e che mi ha ospitato per 24 anni della mia vita.
R come Romantico una parola che mi descrivo molto bene anche nelle mie canzoni e anche nei miei sogni; uno di quei sogni è innamorare la gente con la mia musica è, in un certo qual modo, poter far dire attraverso le mie canzoni quello che non riusciresti a dire alla persona che ti piace con le tue parole.
E come Elettrizzante: un’emozione che vorrei sentissero tutti attraverso la mia musica
M come Mare questa immensità che per me è stato sempre un’ispirazione, la tranquillità, il suono delle onde ed il profumo del sale.
O come Obiettivo quello che bisogna sempre avere per sapere dove vogliamo arrivare e cosa vogliamo fare. Il mio obiettivo attuale? Penso sia scontato raccontarlo.



E noi rispondiamo così...

S come Sanremo, alla fine puoi trovargli mille sinonimi e significati, ma è Sanremo quella cosa lì che tutti gli artisti sognano e sperano. Anche chi poi lo snobba. 
A come Acquolina, quella che ci ha fatto venire Claudio proponendoci sapori oltreoceano.
N come Nome e lui ce l'ha sia nel nome che nel cognome, un tipo apparentemente timido ma confidenziale, un buon amico insomma! 
R come Reina Pepiada, questa ricetta che ci ha preso per la gola e vi proponiamo anche un video, che abbiamo trovato, in sinergia con questo blog, perchè accompagnato da una bella musica!



E come Entusiasmo. Claudio si è trasferito da Caracas al Piemonte, ha cambiato terra e vita, ma non ha perso l'entusiasmo per cominciare di nuovo e ancora.
M come Modugno, il cantautore conosciuto in tutto il mondo e Claudio ha inciso una meravigliosa Maravilloso, interpretando in spagnolo una delle canzoni più incisive di Mimmo (sempre con la M).
O come Ovest, da dove arriva lui. La terra venezuelana ricca di tradizioni e passioni che lui racconta fra le righe in ogni sua canzone.

Perchè Sanremo prende per la gola! In bocca al lupo Claudio!

Nadia Macrì

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