giovedì 6 novembre 2014

William Lucino e il suo sogno sanremese, prezzemolo di ogni cantante


Perchè se Sanremo è Sanremo, non c'è due senza tre! Dopo Chiara Ragnini e Claudio Di Giammarco continua la rubrica che Cotti e Suonati dedica ai giovani partecipanti di Area Sanremo, il concorso dedicato ai giovani dai 16 ai 36 anni che desiderano partecipare al Festival di Sanremo, e che in questi giorni si avvia alla fase delle audizioni.
  
Per molti di loro il sogno è racchiuso in sette lettere che compongono la parola SANREMO e quindi per presentarli abbiamo chiesto loro di fare una sorta di spelling della parola SANREMO raccontando la loro musica dalla cucina! E questa volta non andiamo molto lontano dalla città dei fiori con il nostro ospite William Lucino. Trentadue anni, di Alessandria, oltre 6 anni condivisi con la sua band con la quale ha superato 300 live e ha inciso diversi brani con riscontri importanti a livello nazionale. 



William ci dice...

S  come sogno, quello del canto, che rincorro ormai da due decenni, dapprima come solista e in seguito come frontman di una Band, ma quella, arriverà nelle prossime lettere...
A  come amore per tutto quello che si fa, dal canto, al ballo alla cucina (mi considero un buon "cuoco" o almeno così i miei amici mi ci fanno sentire), la ricetta perfetta dovrebbe sempre avere tra gli ingredienti abbondanti dosi di amore, forse è l'unico ingrediente che non ha effetti collaterali... mai!
N  come NON BISOGNA MAI MOLLARE, nonostante le difficoltà, il tempo e il denaro investito nella propria passione, nonostante le delusioni e le sconfitte. Solo la costanza può portare a dei risultati, anche se, forse, si vedranno in maniera tangibile nel lungo/lunghissimo periodo.
R  come Roccaforte, il nome del gruppo di amici del quale faccio parte da quasi 6 anni...
Ah, ovviamente facciamo musica originale con qualche spruzzata di cover durante i live lunghi. Un rock italiano con tendenze PROG molto godibile e ben suonato (giuro non sono di parte!).
Insieme a me, quindi mi piace ricordare Bruno Borello (basso), Fabio Serra (chitarra), Daniele Malfatto (tastiera) e Roberto Raselli (batteria).
E  come esperienza, quella che serve e dovrebbe essere fondamentale per tutti coloro che vorrebbero fare della musica, la loro unica attività e fonte di sostentamento... Penso, nel mio piccolo, che 14 anni di esperienze live e oltre 1500 serate potrebbero essere una buona base di partenza, ma non lo considero che un inizio.
M  questa è semplice, M come Musica, sempre, di ogni tipo e genere, ad ogni ora, dal risveglio a fase REM inoltrata (per fortuna che ora esiste il time sleep nei vari dispositivi elettronici, altrimenti sarei rovinato!). La musica, "sale" della vita e arte dal linguaggio universale.
O come Ora é giunto il momento di mettermi ai fornelli e cucinarvi qualcosa, giusto? Quindi scelgo la O come origini (pugliesi nel mio caso), e ancora una volta O come Orecchiette, al sugo, quello bello "spesso" e scuro, con involtini di carne ripieni solo di pecorino, pepe e prezzemolo ( i' brasciol, come si dice dalle mie parti)... fatemi sapere se vi sono piaciute, magari accompagnandole con un Nero di Troia e dalla musica dei Roccaforte come sottofondo. Buon Appetito!


E noi rispondiamo così...

S come Sanremo, alla fine puoi trovargli mille sinonimi e significati, ma è Sanremo quella cosa lì che tutti gli artisti sognano e sperano. Anche chi poi lo snobba. 
A come Aquilone, quello che canta nel suo ultimo singolo di cui abbiamo allegato il video. Un brano che è un inno alla vita, come quel volo libero dell'aquilone.
N come Nero D'Avola, ad un Nero bisogna rispondere con un altro Nero, è quello D'Avola è il vino che regalo più spesso, e che non mi ha mai fatto fare brutta figura. 
R come Riserva Sonora, l'etichetta di William che mi ha fatto conoscere lui ed il suo gruppo. Un'etichetta che ha a cuore i giovani artisti, senza illudere nessuno però, sanno bene che è un momento saturo per i cosiddetti emergenti, e quindi puntano sempre più sulla bella musica di qualità.
E come Energia, quella di William. E' un vortice di fantasia, di musica esplosiva, di grinta e voglia di esserci oltre che fare. Un'energia travolgente, un'energia che affascina. 
M come Muse che William proprio a Sanremo, nelle serate live ha omaggiato ottenendo grandi applausi, ma anche M come Molinari, la dolcissima Simona che William è riuscito con la sua simpatia a rendere anche divertente!
O come Ora vi do la ricetta degli involtini, i' brasciol di cui parlava William.
Prendere le fettine di carne e disponetele su un piano. Strofinate su ogni fettina un aglio tagliato a metà, in modo che lasci un aroma leggero, salate e pepate. Aggiungete del prezzemolo tritato e il pecorino. Avvolgete e fermate la fettina con uno stuzzicadenti. Fate quindi rosolare gli involtini a rosolare in una padella profonda e quando sono dorati versate di circa mezzo bicchiere di vino rosso che lascerete evaporare. Continuate la cottura (per un'ora abbondante) aggiungendo il passato di pomodoro, uno spicchio di aglio e qualche ciuffo di prezzemolo. 



Perché Sanremo è un po' come il prezzemolo di ogni cantante! In bocca al lupo William!

Nadia Macrì

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