lunedì 13 ottobre 2014

Briciole di pane... dalla tavola al teatro con Ilenia Speranza

 

In questo viaggio, dove io e Alessia useremo le parole e le immagini per raccontare ciò che unisce suoni e sapori, io voglio partire dall'alimento più semplice, ma più nobile: il pane. Acqua, farina, lievito e sale. Bisogna impastare il tutto con forza e determinazione, e poi avere la pazienza dell'attesa per la lievitazione naturale, e preparare il forno alla temperatura ottimale. Gesti semplici, ma che sanno del sudore del lavoro e che profumano di pane. Gesti che riportano al secolo scorso quando il pane si faceva in casa, e si mangiava tutto, anche le briciole. 

La storia del pane ha tanta musicalità nella sua fragranza e degli artisti di Torino questa storia l'hanno portata a teatro. Briciole di Pane. Di e con Ilenia e Andrea Speranza, con la regia di Diego Casale (del duo comico Mammuth, sì proprio quello di "è la mia volta?"!). Ho raggiunto Ilenia, che di "mestiere racconta storie" e le ho chiesto di spiegarci questo spettacolo teatrale che la vede protagonista.

Da dove è partita l’idea di portare a teatro il pane?
Le merende a casa della nonna. Insuperabili! E i suoi racconti. La voglia di non dimenticare ciò che è semplice eppur nutriente. E poi il grande onore di avere con me sul palco mio fratello Andrea.



Il pubblico come reagisce?
I bambini vorrebbero entrare con noi nella scenografia e giocare come facciamo mio fratello ed io durante lo spettacolo. Gli adulti, invece, ricordano con noi i momenti della loro infanzia… Quando il pane sapeva di pane, la pastasciutta d’amore, la pappa al pomodoro era una canzone, per la nonna cucinare era una missione per riempire di cibo buono, cuore, occhi, pancia e …passione!


Ma a te quanto piace il pane e quanto ne mangi?
Tantissimo! Lo mangerei sempre. A colazione, a pranzo, a cena, nel mezzo della mattina o del pomeriggio. Con la nutella, il burro, il salame, il formaggio… Senza dimenticare la focaccia. E la pizza. E i biscotti. E le torte…



Pane e...?
Storie! È un ottimo abbinamento per un pomeriggio spensierato e “fantastico”.


Ovviamente un blog di musica e cucina non può concludere l'articolo senza dare la ricetta di Pane e storie!
La ricetta è semplice, basta ripetere: "Dacci oggi il nostro pane quotidiano". Il pane può anche essere quello senza glutine, poco importa, perché si scrive pane, ma si legge amore.

Non può mai mancare a tavola l'amore, e quando pranzi o ceni da solo e non hai nemmeno un gattino con cui condividere le briciole, l'amore deve trovare spazio a tavola lo stesso. Amarsi, mangiar sano e sognare. Pane, amore e... tutto il resto è musica!




Nadia Macrì

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